CIATU, Storie contemporanee dal Mediterraneo Centrale

Luogo: Rifugio Marini
Giorno: 17/08/2016


ARTI VISIVE

17:00 Inaugurazione di “Ciatu”, mostra delle opere di Paola Parlato

Fiati (“Ciatu” in dialetto siciliano) è la mostra di pittura ad opera di Paola Parlato, ospitata dal Rifugio Marini, a Piano Battaglia, dal 17 agosto al 10 settembre 2016.
Origine del progetto dell’artista è l’interesse per i migranti in generale e in particolare per i migranti bambini che attraversano il mare per cercare un futuro migliore, ritrovare se stessi in altri luoghi a distanza di centinaia di chilometri dal luogo a cui appartengono, sempre che il viaggio vada a buon fine.

La mostra diviene occasione per una riflessione sulle migrazioni dei popoli e sul loro rapporto con nuovi territori e ambienti fisici, geografici e culturali.
La pittura di Paola Parlato si caratterizza per essere sintetica e immediata, ma anche molto emotiva. I cuori,separati dal resto, caduti in mare, persi nel mare, i cuori che galleggiano o annegano fra le parole,fra le onde, nella pioggia, sono concetti ma anche carne e pensiero, in un caos ritmico quasi ordinato.

L’incontrollabile nel controllo assoluto,l’imprevedibile innaturale separazione del cuore di un figlio dal cuore di una madre,sfidano la vita e la sensibilità dei cuori tranquilli ,senza minacce e senza onde.

Paola Parlato nasce nel 1963 a Palermo dove vive e lavora. Dopo gli studi classici e un percorso di laurea in filosofia presso l’Università di Palermo, affianca l’insegnamento agli studi di antroposofia. Frequenta seminari di pittura basati sulla dottrina dei colori di Goethe e Steiner con i maestri Mali Road, pittrice insegnante presso la scuola Rudolf Steiner di Oslo e Dag Aaslksrud, architetto e professore presso la stessa scuola. Di particolare interesse, per l’artista, la funzione terapeutica che può assumere l’arte a tal fine s’impegna ad approfondire le sue conoscenze in questo campo e a sperimentare direttamente anche con alunni diversamente abili, con i quali mette a fuoco l’esperienza di arte terapia attraverso laboratori creativi. La pratica buddhista che entra in maniera prorompente nella sua vita, costituisce l’anello che mette in relazione con la sua vita profonda e l’arte.
Tra le principali esposizioni:
“Il colore come fuga , viaggio, respiro”, Galleria Prati, 2012 (personale); “A proposito di Donne”, Centro Culturale Biotos, 2012 (collettiva, a cura di Salvo Ferlito); “L’Artista come Rishi” a cura di Lori Adragna e Mary Angela Schroth, 2011, MINAO, Sala 1, Bibliothè Contemporary Art Gallery, Roma; “Impermanenza”, Palazzo Jung, Palermo 2011 (personale a cura di Salvo Ferlito); “Il Recinto delle Idee”, Presentazioni Atelier Palermo, 2010; “Nigredo”, Ex Lavanderia S. Maria della Pietà, Roma, 2009; “Sul Senso del Mare”, Spazi Espositivi, Tra Cielo e Terra, Palermo 2009; “Viaggio”, testo critico di Enzo Fiammetta, galleria Mutazioni Palermo 2007; “Natura”, Galleria Mutazioni, Palermo, 2006; “Storie che non si raccontano”, Laboratorio Keramos, Palermo 2005.


NARRAZIONE

ore 18,00 Interventi narrativi di Yousif Lateef Jaralla

Yousif Latif Jaralla vive in Italia dal 1980, dove si è imposto sia per i propri spettacoli sui temi della guerra, dell’Iraq e sulle condizioni del Sud del mondo, che per le tematiche legate alla spiritualità mediorientale. I suoi spettacoli, infatti, propongono una tecnica che si manifesta mediante una circolarità ritmata, propria alla narrazione rituale sufi. Alla voce, egli affianca l’utilizzo di tamburi tradizionali di provenienza mediorientale, il cui suono contribuisce alla scansione del tempo e delle scene, amplificando l’effetto rituale della narrazione stessa. Vanta prestigiose collaborazioni con artisti e intellettuali del panorama nazionale: fra questi, il puparo Mimmo Cuticchio – con il quale ha messo in scena gli spettacoli Storie di santi e sultani, Il risveglio di Don Chisciotte, e Aladino di tutti i colori – i musicisti Gianni Gebbia e Lelio Giannetto, l’attrice Miriam Palma, e il giornalista e scrittore Alberto Samonà, dal quale ha tratto lo spettacolo Le orme delle nuvole.Qui di seguito gli spettacoli che Yousif Latif Jaralla ha realizzato, partecipato e portato in tournèe.


MUSICA

ore 19,00 performance musicale di Mario Crispi
MarioCrispi10musiche per strumenti a fiato arcaici e computer

Mario Crispi, compositore, fiatista polistrumentista (anche conosciuto come Agricantus, di cui è fondatore e membro) svolge da anni un’intensa attività da solista, con performances nelle quali collega i suoi strumenti arcaici a fiato a computers e microprocessori. Da questo tipo d’esperienza nasce la sua performance da solista “Soffi”, ovvero: un “indagare” musicale verso “mondi sonori” indefiniti attraverso l’uso di strumenti musicali e arnesi che trasformano il respiro in molteplici sonorità e timbriche e che affianchino “tecnologie” arcaiche a quelle contemporanee. Partendo da queste basi, la ricerca di Mario Crispi si espande quindi in senso espressivo cercando, attraverso le sonorità costruite con gli strumenti utilizzati, di descrivere territori onirici ed ipnotici. L’idea di realizzare una performance in chiave di “one man band” nasce quindi dall’esigenza di portare per mano l’ascoltatore nella dimensione solitaria dell’esploratore, che, notoriamente, contiene in sé il fascino del “divenire continuo” d’orizzonti e confini, incessantemente attraversati come venti che soffiano da tutte le direzioni.

La performance consiste in un concerto di musica elettroacustica in cui strumenti a fiato arcaici e le relative tecniche esecutive sono mescolate alle tecniche ed alle tecnologie moderne prodotte dal computer contemporaneo. Questi ultimo è dedicato al campionamento sonoro in tempo reale (che avviene registrando le frasi musicali appena suonate e restituendole all’ascolto immediatamente dopo, ovvero la tecnica chiamata in inglese looping), all’armonizzazione (che si ottiene creando digitalmente varie voci in intervalli scalari con lo sdoppiamento della melodia eseguita) e al processamento del suono (ottenuto mediante compressori, filtri, echi e reverberi che, modificando la natura stessa del suono, creano spazialità, profondità ed espressività diverse da quelle originarie). Molti degli strumenti a fiato, inoltre, sono suonati con varie tecniche arcaiche di emissione: la respirazione circolare, tecnica di respirazione continua, che permette al suonatore di eseguire melodie ad libitum, senza dove interrompere il suono per prendere fiato (didjeridu, arghoul egiziano, duduk armeno); l’imboccatura interdentale del flauto persiano; l’imboccatura bilabiale del flauto arabo/turcomanno.

BIOGRAFIA

Mario Crispi fiati arcaici, computer, composizioni elettroacustiche.

Palermitano, si avvicina alla musica nel 1976, interessandosi da subito agli strumenti a fiato arcaici provenienti da varie parti del mondo. Nel 1979 è fondatore del gruppo Agrican­tus di cui ne diviene compositore e anima strumentale seguendone le tappe artistiche e discografiche fino ad oggi. Negli anni ‘90 collabora con l’Archivio Etnofonico Siciliano del Centro per le Iniziative Musicali in Sicilia, con l’Archivio del Folkstudio di Palermo e con l’Istituto di Tradizioni popolari dell’Università di Palermo, svolgendo attività di ricerca nel campo etnomusicologico ed archivistico.

Oltre alle produzioni Agricantus (11 album, di cui l’ultimo è “Turnari” prodotto nel 2014, 4 colonne sonore, decine di compilations, tra cui le più importan­ti Buddha Bar IV, Nirvana Lounge Vol I, Siddharta ), compone musiche per spettacoli di danza, (Roberta Escamilla Garrison), per teatro (EXIL84 e Timos), per sonorizzazioni d’ambiente (al Colosseo mostra di Massimiliano Fuksas “Forma: la città e il suo passato”), per colonne sonore (“Jung”, di A. Vendemmia-ti e F. Lazzaretti, presentato alla 57a edizione del Festival del cinema di Venezia 2000 e vincitore del Premio IDFA di Amsterdam, “Afghanistan – Effetti collaterali” di A. Vendemmiati e F. Lazzaretti). Sem­pre con A.Vendemmiati e E. Rossi Landi produce nel 2010 la colonna sonora del film documentario “Left by The Ship”. Partecipa, sia in qualità di coautore che di interprete, alle produzioni discografiche e di colon­ne sonore, di vari artisti quali: Luis Bacalov, Pivio e Aldo De Scalzi, Trancendental, Andrea Guerra, Enzo Avitabile, Brothers, Giovanni Lo Cascio.

La sua attività di ricerca continua negli anni con la partecipazione a ON Osservatorio Nomade di Roma con cui realizza interventi artistici territoriali ed installazioni multimediali in Sicilia e nel Mediterraneo: la mostra “Islam in Sicilia – un giardino tra due civiltà”, realizzata in tutti i paesi islamici del Mediterraneo e Medio Oriente, la mostra “Forme d’Acqua”, realizzata a Palermo e Tunisi, l’evento “Traudìa: Salento 2003”, realizzato in Italia. Nel 2005 approfondisce la sua ricerca musicale con un viaggio in Iran centrale, incontran­do musicisti e artisti, tra i quali il pittore/musicista Reza Derakshani. Nel 2007 realizza il laboratorio di “costruzione e pratica musicale degli strumenti a fiato autocostruiti con materiali di riciclo” nel progetto “Juakali Drum­mers” ideato e condotto da Giovanni Lo Cascio in Kenya con AMREF, Fondazione Dulcimer e Altamane per il coinvolgimento musicale di ragazzi di strada degli slams di Nairobi.

Suoi i progetti solisti intitolati Soffi (discografico e dal vivo) e Rosa di Flauti basati su una ricerca di commi­stione tra flauti arcaici e computer (il primo), di ortodossia acustica pura (il secondo).
Ideatore di loghi sonori e progetti musicali territoriali, dal
2004 è ideatore e Direttore Artistico del Festival Paesaggi di Suoni di Tuscania. Nel 2008 da vita a Palermo al collettivo artistico di creazione estemporanea denominato FolkaLab di cui dirige artisticamente le edizioni 2008-2009-2010. Nel 2009 da vita ad Arenaria, progetto sulle sedimentazioni musicali e culturali mediterra­nee presenti in Sicilia, con cui produce e pubblica l’omonimo CD con l’etichetta Suono Records.

Mario Crispi si è esibito da solista in occasione di diversi Festival nazionali ed internazionali: MedFest 2003 (Sicilia), Premio Grinzane Cavour 2004 (Piemonte), Theatron Musikommer 2004 (Monaco di Baviera), Kals’Art 2005 (Palermo), Musica sulle Bocche 2005 (Sardegna), La Notte della Taranta 2006 (Puglia), September Concert 2006 e 2007 (Roma), Sete Soys y Sete Luas 2006 (Sicilia), Paesaggi di Suoni 2006 e 2009 (Lazio), Auditorium Parco della Musica di Roma, 2008 e 2010, Cornerstone Festival 2008 (Liver­pool), Festival Letteraltura Macugnaga 2009. Ha suonato e fatto attività di ricerca e documentazione musi­cale anche in Tunisia, Egitto, Siria, Libano, Giordania, Iran, Brasile, Europa, Kenya. Nel 2006 è stato invitato in Pakistan, in qualità di rappresentante per l’Italia, al World Performing Arts Fe­stival di Lahore.

Con Agricantus ha partecipato a tour di concerti in Europa, Brasile, Hong Kong, Israele e Siria, e a Festival Internazionali quali “Le Printemps de Bourges”, “Arezzo Wave”, “Le nuit Europen­nes” a Strasburgo, il “Womad” a Palermo e Taormina ed il “Festival Internazionale della Medina” a Tuni­si, e nel 1996 ha avuto riconoscimenti quali la targa Tenco (album in dialetto), il Premio A. Daolio (impegno sociale), il Premio Italiano della Musica (musica di frontiera).

Sito internet: www.mariocrispi.it


CULTURA DEL CIBO

20:30 Cena al Rifugio a base di prodotti dei presidi Slow Food di Sicilia

a-presidi-logo-altaIl Rifugio Marini, per l’occasione di Alturestival ha selezionato alcuni prodotti provenienti dai Presidi Slow Food di Sicilia per realizzare una cena tematica su tali prodotti.Quelli selezionati per questa serata sono: FAGIOLO BADDA di Polizzi Generosa, POMODORO SICCAGNO della Valle del Bilici, PROVOLA DELLE MADONIE, …